21 febbraio 2006

Aspettando il vento


Oggi ho voglia di vento; vorrei che soffiasse forte e pulito e che portasse lontano questa pioggia. A proposito lo sapevate che...
"I nomi dei venti sono curiosi, strani. Per afferrare il significato di parole come Scirocco e Libeccio basta osservare, con un po’ d’attenzione, la carta del Mediterraneo, dopo aver preso atto che i navigatori romani immaginavano che l’isola di Creta fosse più o meno collocata al centro del Mare Nostrum. Si riferivano, in modo particolare, alla costa cretese di mezzogiorno, punto di riferimento per ogni lunga navigazione, verso l’Africa e l’Oriente. Ciò premesso, per sciogliere ogni dubbio sui nomi dei venti sarà sufficiente osservare la posizione dei punti cardinali, rispetto a quella costa. Fingiamo, allora, d’essere marinai di lingua latina, comodamente sdraiati sul molo di un porto nell’isola di Minosse. Qualora il vento soffiasse da nord, lo sentiremmo provenire dai monti: Intra montes, nella lingua di Roma. Ecco la Tramontana. Se, invece, spirasse da nord-est giungerebbe direttamente dalle isole Cicladi, di cultura greca: il Grecale. Nessuna etimologia particolarmente suggestiva per i venti che provengono da est e da ovest. Si chiamano, infatti, rispettivamente, Levante e Ponente. Lo Scirocco, syriacus in latino, che soffia da sud-est, deve invece il proprio nome alla Siria che, rispetto a Creta, si trova proprio a S-E. L’Ostro (o Austro), che proviene dall’esatto sud si chiama esattamente come l’emisfero donde proviene. Il Libeccio che spira da sud-ovest richiama invece l’esatta posizione della Libia, rispetto alla famosa isola. Ultima sorpresa per l’etimologia del Maestrale: tracciando una linea immaginaria da Creta verso nord ovest incontreremo la capitale dell’Impero, Roma, magistra gentium. In lingua attuale, maestra delle genti."

1 commento:

Lisetta ha detto...

Anche io ho voglia di vento e di aria e di sole....