L'ira è una scelta, oltre che un'abitudine
Per “ira” si intende una reazione con perdita di controllo che il soggetto vive ogni qualvolta le sue attese non vengono corrisposte. Può manifestarsi come sfuriata, ostilità, violenza fisica o perfino del mutismo, in questo caso perverso. L'ira è psichicamente paralizzante, e di solito nasce quando vorremmo che coloro che ci circondano fossero diversi o agissero in modo diverso da quello che fanno.
L'ira è una scelta, oltre che un'abitudine. È un modo di agire che abbiamo imparato come reazione ad una frustrazione. L'ira, portata agli estremi, diventa una forma di follia, si definisce infatti pazzo colui che non controlla il proprio comportamento.
L'ira non rende nulla ed è debilitante. Sul piano fisiologico, provoca ipertensioni, ulcere, esantemi, cardiopatie, palpitazioni, insonnia e stanchezza. Sul piano psicologico, distrugge i rapporti affettivi, guasta i rapporti interpersonali, determina senso di colpa e depressione e, comunque, è sempre un qualcosa che sarebbe meglio evitare. Anche l''azione dell'ira sui piani sottili è assai dannosa in quanto crea fortissime vibrazioni astrali con il conseguente laceramento dell'aura e della protezione psichica che essa costituisce. Pensi di avere la "miccia" troppo corta? Allora l'ira fa parte della tua vita. Se cosi fosse dovresti riconoscere che giustificazioni del tipo "Fa parte della natura umana”, oppure “se la tengo dentro e non mi sfogo, mi viene l'ulcera", sono solo scuse perché, nel profondo, sai benissimo che non sei affatto contento che l'ira sia una parte di te. Inutile dire che se non piace a te, tanto meno piace agli altri.
Nessuno ha alcun bisogno dell'ira, ed essa non risponde ad alcuno scopo che abbia rapporto con la serenità e la soddisfazione di una persona. Forse sei dubbioso perché hai sempre sentito dire che è più salutare dare sfogo all'ira che tenersela dentro. Sì, in effetti lo sfogo dell'ira è più salutare della sua soppressione, ma sarebbe molto meglio coltivare la pace ed eliminare l'ira completamente.