Pubblicato da MB alle 7:21 PM 0 commento/i
Liberate l'inchiostro digitale e LASCIATE LA VOSTRA IMPRONTA :-)
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Si è spenta in questi giorni nello zoo di Kolkata (l'ex Calcutta) Adwaitya (in lingua bengali "l'unica"), una tartaruga gigante di 255 anni.
La tartaruga, nata nelle isole Seychelles, era stata portata in India dalla Compagnia delle Indie orientali, nel 1875, insieme a lord Robert Clive, governatore britannico. Clive, che l'aveva ricevuta in dono dalla truppa, per un po' di tempo la ospitò nel giardino della sua lussuosa residenza; poi, quando si rese conto della longevità della tartaruga, la consegnò allo zoo. Da allora diventò un simbolo per la popolazione locale, che ora la rimpiange come se fosse stata una persona.
Pubblicato da eli alle 12:57 PM 0 commento/i
Ve ne siete accorti? Auguri a tutti, speriamo che la dolcezza di questa stagione addolcisca anche gli animi...
Pubblicato da eli alle 12:28 PM 0 commento/i
Capita a tutte una giornata no. Inutile cercare di aggiustarla, lasciala pigramente trascorrere. Se sei famosa evita di uscire di casa...
Nelle foto, in ordine di apparizione: Naomi Campbell, Renee Zellweger, Rachel Hunter, Melanie Griffith, Calista Flockhart, Charlize Theron, Cameron Diaz, Lisa Kudrow.
Pubblicato da eli alle 1:03 PM 1 commento/i
Di fatto, non esiste pazzia senza giustificazione e ogni gesto che dalla gente comune e sobria viene considerato pazzo coinvolge il mistero di una inaudita sofferenza che non è stata colta dagli uomini.
Alda Merini
Pubblicato da eli alle 11:37 AM 0 commento/i
AMSTERDAM - Da domani un dvd che fa vedere due uomini che si baciano in un parco e un'avvenente bagnante in topless sarà mostrato nelle ambasciate agli stranieri che chiedono il visto d'ingresso in Olanda. Il filmato e altre dimostrazioni di libertà civili e tolleranza, sarà parte integrante di un test che dovrebbe servire a testare la propensione degli stranieri ad adattarsi e ad accettare gli usi e costumi liberali del paese.
Pubblicato da eli alle 12:19 PM 0 commento/i
Incredibile come in questi giorni tutto si mescoli con la politica; sentite qua: Don Paolo Perla, parroco di S.Maria Assunta a Castelnuovo di Porto, in provincia di Roma, il 9 aprile, domenica delle Palme e giorno delle elezioni, non distribuirà in chiesa il tradizionale ulivo per non influenzare gli elettori. Il sacerdote però non benedirà nemmeno i rami di palme «per non dar l'idea che ci stiamo convertendo agli arabi»... Inoltre Don Perla protesta per la data scelta per le elezioni stabilite proprio nel giorno delle Palme e nel lunedì santo (dice: «I musulmani per un fatto del genere avrebbero incendiato il Quirinale»).
Bravo Don Perla, se continua così lo vedremo presto predicare in studio da Bruno Vespa. Non si lamentasse il clero se le chiese rimangono vuote; a quanto pare non sono solo i fedeli a soffrire di crisi e confusione mistiche!
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Pubblicato da eli alle 11:36 AM 0 commento/i
Volete un posto per lo spettacolo di stasera di Beppe Grillo al Teatro Team? Scordatevelo, lo show è sold out già da diverso tempo. Però Grillo sarà all'Ateneo di Bari in Piazza Umberto 1 alle ore 12 per una lezione su "Il Valore dell'Acqua". Con lui il Presidente dell'Acquedotto Pugliese Petrella.
Pubblicato da eli alle 10:28 AM 0 commento/i
Nei giorni scorsi ho letto un bellissimo libro che profuma di spezie orientali, tradizioni e leggende indiane. Permettetemi di interrompere la "comica serietà" (nel senso che ci sarebbe da ridere, ma purtroppo non è così) di questi giorni politicamente agitati con alcuni brani tratti, appunto, da "La Maga delle Spezie" di Chitra Banerjee Divakaruni. Buona lettura.
Io sono una Maga delle Spezie. La mia passione sono le spezie. Ne conosco origini, significato dei colori, profumi. Posso chiamarle una per una con il nome assegnato loro quando la terra si spaccò come una scorza per offrirle al cielo. Il calore che emanano mi scorre nelle vene. Dall’amchur, la polvere di mango, allo zafferano, tutte si piegano ai miei comandi. Un sussurro e mi svelano proprietà segrete e poteri magici... Il peperoncino, per esempio, la spezia del rosso giovedì, giorno della resa dei conti. È la spezia più potente e con la sua buccia rossa e rugosa, la più bella. Ha un altro nome: pericolo. Il peperoncino canta con la voce di un falco che sorvola in cerchio monti calcinati dal sole dove non cresce nulla. Lanka, lanka... A volte lascio che il suo nome mi rotoli sulla lingua e ne assaggio la seducente puntura." Sospira. Si alza e va verso la porta della bottega, solleva il coperchio di un contenitore posto proprio a fianco dell'ingresso e dice: "Il giorno della curcuma, invece, è la domenica, quando la luce gocciola burrosa nei barattoli di latta che se ne imbevono fino a splendere." Mi avvicino a lei e sento subito l'odore della curcuma, anche se mi ci vuole un attimo prima che il cervello ne registri l'aroma sottile, lievemente amaro come quello della pelle e quasi altrettanto familiare. Tilo mi invita ad accarezzarne la superficie con la mano: "Lascia che la polvere gialla ti infarini il palmo e i polpastrelli: è polvere d'ala di farfalla." Poi anche lei fa scivolare il palmo della mano sulla superficie serica della spezia e l'avvicina al volto, strofinandosi le gote, la fronte e il mento. "Per millenni prima dell'inizio della storia, le spose - e le fanciulle che aspiravano a maritarsi - hanno fatto lo stesso. È la spezia della bellezza, più soffice del raso. Se la tengo tra le mani, la curcuma mi parla, con una voce di crepuscolo che riecheggia l'inizio dei tempi. La curcuma, chiamata anche halud, giallo, il colore dell'alba e dello squillo delle conchiglie suonate sul far del giorno. La curcuma capace di conservare, di mantenere sano il cibo in una terra di calore soffocante e di fame. La curcuma, spezia della fortuna, spalmata sulla fronte dei neonati in segno di buon auspicio e strofinata lungo gli orli dei sari nuziali".
Sono stregato dai profumi e dai segreti di questa maga e della sua bottega, è come se mi stessi perdendo nel tepore di un abbraccio, come se avessi nostalgia di tradizioni che non mi appartengono e scoprissi di volere cose che non avrei mai creduto.
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Genesis di nuovo insieme? La voce circola da mesi, ma i 'rumours' puntualmente sono stati respinti al mittente. Però negli ultimi giorni il tam-tam tra vecchi e nuovi fan è ripreso, alimentato anche dalla notizia che i due leader storici, Peter Gabriel e Phil Collins, terranno una conferenza stampa mercoledì a Los Angeles. Ovviamente ci si chiede se si tratterà dell'annuncio di una collaborazione episodica o di qualcosa di più. Secondo alcune indiscrezioni, la mitica band potrebbe riformarsi per incidere anche un nuovo album e dare vita a un tour.
Già verso la fine dello scorso anno Phil Collins si era detto favorevole a tornare al suo vecchio 'lavoro' di batterista e lasciare il microfono alla voce storica del gruppo: "Sarei onorato di suonare la batteria e lasciar cantare Peter Gabriel", aveva detto durante il suo tour in Israele, "se torniamo insieme io ci sarò. Se non succede... vuol dire che ci sono troppe cose in cantiere".
La band inglese nasce nel 1967, inizialmente formata da Tony Banks, Peter Gabriel, Anthony Phillips e Mike Rutherford. Nel '71 entrano Phil Collins e Steve Hackett, che sostituisce Phillips. Ma dopo lo straordinario successo del settimo album del gruppo, l'opera rock "The Lamb Lies Down on Broadway", qualcosa si rompe e nel 1975 Peter Gabriel lascia i Genesis. Il leader della band, e cantante, diventa allora Phil Collins. Dieci anni dopo è lo stesso Collins a provare la carriera solista. E i Genesis provarono a continuare con Ray Wilson, scelta bocciata da pubblico e critica.
Ma ora occhi - e orecchie - puntate su mercoledì: per i fan dei vecchi Genesis potrebbe arrivare, parafrasando il titolo del primo album della band, la tanto attesa "Revelation".
(da Repubblica.it)
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La comunicazione presenta tre aspetti: la trasmissione, gli effetti che produce e il contenuto.
La trasmissione riguarda il modo in cui il messaggio viene trasmesso.
Gli effetti che produce sono le conseguenze e queste possono essere funzionali e disfunzionali alla comunicazione, nel senso che possono tendere ad aprirla o a bloccarla. Questi effetti dipendono e sono strettamente collegati al contenuto della comunicazione.
Il contenuto può essere assertivo, aggressivo e vittimistico.
La comunicazione assertiva è chiara, sintetica, esplicita. In tal caso il parlante si prende la responsabilità di dire ciò che pensa.
La comunicazione aggressiva è quella che sottende un rimprovero. (Esempio: " Si può sapere cosa hai fatto?"). Chi ascolta alza le barriere.
La comunicazione vittimistica è quella con la quale si esprimono i propri bisogni in maniera da colpevolizzare l'altro. (Es.: "Non ce la faccio più ad ascoltarti", "Mi alzo e me ne vado"). L'effetto di questa comunicazione è di produrre nell'altro una reazione di evitamento, bloccando così la relazione. Nel vittimismo c'è sempre un atteggiamento passivo-aggressivo.
Di fronte ad una comunicazione aggressiva (Es.: "Si può sapere dove hai messo il libro?"), si può rispondere:
a) in maniera assertiva (es.: "Nel secondo cassetto")
b) in maniera aggressiva (es.: "Ma perché non puoi cercarlo?")
c) in maniera vittimistica (es.: "Ma non puoi sempre chiedermi tutto!")
La risposta aggressiva ha come effetto quello di provocare in chi ascolta, altra aggressività.
La relazione quindi diventa simmetrica e non complementare.
Si ha comunicazione simmetrica quando si utilizza la stessa modalità dell'interlocutore (aggressiva o vittimistica).
In tal caso la comunicazione è disfunzionale fino ad arrivare all'escalation simmetrica (esasperazione del conflitto).
Si ha comunicazione complementare quando si interrompe la modalità aggressiva o vittimistica dell'interlocutore, perché si utilizza la comunicazione assertiva, facendo sì che l'altro, si prenda le proprie responsabilità. Poiché fa chiarezza e apertura, questa comunicazione è funzionale.
Traetene le conclusioni più opportune.
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E' morta Dana, la moglie di "Superman".
Per anni aveva combattuto per suo marito e per sé; da dieci anni pioniera della ricerca.
Dana Morosini Reeve, aveva sposato Christopher Reeve nel 1992, lei giovane attrice esordiente, lui di dieci anni più grande e già un divo. Quando, nel 1995, il marito era rimasto paralizzato, dopo una caduta da cavallo, aveva abbandonato quasi completamente la carriera per trasformarsi in devota assistente al seguito del compagno e si era guadagnata l'ammirazione del mondo.
Christopher Reeve, non ce l'ha fatta e se n'è andato due anni fa. E adesso se n'è andata anche lei, dopo aver reso nota la scorsa estate, e con coraggio, la notizia della sua malattia. Dana, 44 anni, è morta per un tumore ai polmoni, senza aver mai fumato una sigaretta.
Lascia un figlio di 13 anni, William. Dal marito aveva ereditato il testimone nella battaglia per la ricerca sulle cellule staminali, con la creazione della Christopher Reeve Paralysis Foundation.
La sua morte ha suscitato un'ondata di cordoglio tra le associazioni che si battono per la ricerca sulle staminali, e anche nel mondo politico: "Ha dato speranza ai malati e agli handicappati che la scienza può rinnovare il mondo", ha detto la leader dei deputati democratici al Congresso, Nancy Pelosi.
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Sta per concludersi la prima fase della campagna "Diritto al cuore" per sostenere EMERGENCY nella costruzione del Centro cardiochirurgico di Khartoum in Sudan.
Fino alla mezzanotte di oggi 6 marzo potrai donare 1 euro inviando un SMS al 48587 mentre dalla rete fissa potrai effettuare allo stesso numero una chiamata del valore di 2 euro.
emergency.it
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