I poeti lavorano di notte
Al figlio di PP, a tutti i poeti e a tutti quelli che
non sanno di esserlo, ma che ci fanno
compagnia con le loro parole.
I poeti lavorano di notte
quando il tempo non urge su di loro,
quando tace il rumore della folla
e termina il linciaggio delle ore.
I poeti lavorano nel buio
come falchi notturni od usignoli
dal dolcissimo canto
e temono di offendere iddio.
ma i poeti nel loro silenzio
fanno ben più rumore
di una dorata cupola di stelle.
[Alda Merini da "Testamento", 1988]
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