06 giugno 2006

Italia-Germania 4-3


...palla al centro. Uno, due, tre passaggi. Fuga di Boninsegna sulla sinistra, palla al centro per Rivera che si trova praticamente la porta spalancata con il solo portiere Maier a tentare di difenderla. E' magico quel colpo di piatto, è storico, è preciso. Maier da una parte e pallone dall'altra. E' il gol del 4-3. E' il gol della vittoria. E' il gol che trascina milioni di italiani in strada e che ci regala la possibilità di andarci a giocare una finale del Campionato del Mondo. E' l'epilogo di quella che è da sempre considerata la partita del secolo. Allo Stadio Azteca di Città del Messico, in memoria di quell' incontro memorabile, fu messa una targa. La targa è ancora lì. Anche il cuore di tutti noi è rimasto ancora lì, a quell' assolato pomeriggio messicano che ha mostrato al Mondo intero il grande Cuore di una grande nazione, la nostra.


Era il 17 giugno 1970.
Fra pochi giorni si riparte, nonostante tutto, e ricomincerà a battere il cuore degli Italiani per quel colore azzurro che ci unirà tutti, bianconeri, rossoneri, neroazzurri, giallorossi.
E dimenticheremo i Moggi, i Giraudo e i Galliani, e le bollette da pagare, il lavoro da cercare, IVA, Irpef, ICI e altre storie che non ci fanno dormire.
E stapperemo birre, e sventoleremo bandiere, e bestemmieremo arbitri e allenatori, e scenderemo per le strade o rimarremo con l'amaro in bocca per un rigore mancato.
Insomma, fra pochi giorni saremo tutti Azzurri e, per una volta, lasciatemelo dire:

F O R Z A I T A L I A


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