Tutti i sogni del mondo
Non sarò mai niente.
Non posso volere d'essere niente.
A parte questo,
ho in me tutti i sogni del mondo.
(Fernando Pessoa)
Liberate l'inchiostro digitale e LASCIATE LA VOSTRA IMPRONTA :-)
Pubblicato da MB alle 8:30 PM 2 commento/i
Da un'idea di Giuseppe Granieri, si usa la mappa di Frappr per indicare e consigliare ristoranti. Facciamoci avanti!
Pubblicato da daniele alle 7:06 PM 1 commento/i
L'Assindustria di Ancona ha realizzato un calendario per aiutare il "Movimento per la Vita" e permettere così l'acquisto di prodotti per i bambini. Una bella iniziativa benefica contraddistinta dall'ironia di 25 giovani imprenditori che hanno deciso di posare nudi (si si...proprio nudi!!).
Guardando questa ondata di calendari riflettevo un pò e...
...non vi invito a posare nudi (!!!) ma almeno un calendarietto piccolo piccolo per noi potremmo anche pensarlo.
Ormai Crudo ci ha abbandonato (anche se la speranza é l'ultima a morire...) ma noi blogger ci siamo (a volte un pò dormienti e assuefatti ma ci siamo) e allora perché non facciamo il "Calendario di Impronte"?
Ognuno propone un'immagine, un testo, insomma la propria impronta e poi vediamo come organizzare tutto...
Ah, manca la beneficenza...ma quella si può fare sempre, anche in silenzio...
Allora ci fate un pensierino??!?
Pubblicato da Lisetta alle 1:10 PM 2 commento/i
Continuano le lezioni di vita del prof. Morrie Schwarz…
Quinto martedì: la famiglia.
“Quando mi chiedono se avere o no dei figli, io non suggerisco mai cosa fare”, disse Morrie, fissando la foto del figlio maggiore. “Dico semplicemente ‘Non c’è esperienza come quella di avere figli’. Tutto qui. Non esiste sostitutivo. Non è la stessa cosa con un amico. Né con un amante. Se vuoi provare l’esperienza di essere totalmente responsabile di un altro essere umano, imparare ad amare e a legarti nel modo più profondo, devi avere dei figli.”
Allora lo rifaresti? insistetti.
Guardai la foto. Rob stava baciando in fronte il padre, e Morrie rideva con gli occhi chiusi.
“Se lo rifarei?” Mi guardò sorpreso. “Mitch, non vorrei aver mancato quell’esperienza per tutto l’oro del mondo…”
M. Albom
Pubblicato da eli alle 11:23 AM 3 commento/i
Pubblicato da Lisetta alle 9:43 AM 0 commento/i
Pubblicato da MB alle 2:58 PM 1 commento/i
Pubblicato da MB alle 4:22 PM 2 commento/i
Pubblicato da Lisetta alle 2:18 PM 2 commento/i
22 novembre 2005 - L'Italia chiede all'Unione Europea di bloccare le importazioni di pellicce dalla Cina ricavata con metodi barbari, ''che contrastano principi internazionali e comunitari''.
Lo ha reso noto il viceministro alle attivita' produttive con delega al commercio estero Adolfo Urso annunciando di avere scritto una lettera al commissario Ue al commercio estero Peter Mandelson relativa ''al barbaro abbattimento di animali da pelliccia in Cina, che hanno colpito e ferito la nostra opinione pubblica''. Nella lettera il ministro scrive che ''l'Italia ritiene inaccettabile che siano realizzati e tollerati metodi cosi' crudeli, quali la vivisezione e lo scuoiamento degli animali ancora in vita, atti che - si scrive nella lettera - configurano vere e proprie ed inutili forme di tortura, in dispregio degli elementari diritti al benessere animale che la nostra Europa ha fatto propri''.
A Mandelson, Urso chiede ''di farsi parte attiva per contrastare una tale situazione con tutti gli strumenti a nostra disposizione, affinche' si eviti di farsi conniventi di azioni che contrastano con la nostra coscienza.
L'Unione europea, come e' gia' avvenuto in passato per casi affini, potrebbe adottare - aggiunge il vice ministro - idonee misure volte a vietare l'importazione di pellicce ricavate con simili metodi, che contrastano principi internazionali e comunitari''.
Annunciando che appoggera' ''con forza'' le proposte della Commissione, Urso afferma che ''qualora i tempi di un'azione comunitaria dovessero protrarsi, l'Italia si riserva di porre in essere misure immediate, sia pure in via temporanea, nell'attesa dell'adozione di un successivo atto dell'Unione europea''.
(ANSA)
Pubblicato da eli alle 10:01 AM 0 commento/i
Vergogna! Io non ho parole per commentare il comportamento della folla che stamattina si è messa in coda per assistere all'udienza del processo di Cogne. Mi affido al bravo Curzio Maltese...
" Nella folla stipata davanti al tribunale di Torino per assistere al processo d'appello per Cogne non c'era posto per uno spillo né per un sentimento. Nessuna rabbia, indignazione, dolore o pietà, soprattutto nessuna pietà. Soltanto curiosità e neppure per la verità sulla morte di Samuele. Una curiosità invadente e veloce, superficiale. In una parola: televisiva, per com'era "lei", che espressione aveva, com'era vestita, se sorrideva ed era truccata. Quasi non corresse alcuna differenza fra una donna condannata a trent'anni per aver massacrato il suo bambino e un qualsiasi divetto da reality show, Al Bano, la Lecciso, Lory Del Santo.
Jean Baudrillard sostiene che la televisione ha compiuto il delitto perfetto, ha ucciso la realtà e ne ha fatto sparire il corpo. Ma il vero delitto è aver annichilito la capacità di provare emozioni."
Pubblicato da MB alle 1:02 PM 1 commento/i
Una nuova investigazione, condotta da LAV, Swiss Animal Protection e EAST International, ha portato alla luce orrori inimmaginabili all’interno degli allevamenti di animali da pelliccia in Cina: animali scuoiati vivi per il mercato della moda di Italia, Europa, Usa, Giappone, Corea e Russia.
La LAV, con il tuo aiuto, chiede al Governo Italiano di approvare al più presto un bando nazionale che vieti l’importazione e la commercializzazione di pelli e pellicce provenienti dalla Cina.
Firma la petizione.
Pubblicato da eli alle 11:36 AM 2 commento/i
C'è una brasserie a Parigi vicino alla chiesa di St. Eustache, nei pressi di Les Halles, dove poter gustare un prelibatissimo piatto di frutti di mare e crostacei detto Plateau Royale, oppure una favolosa zuppa di cipolle alla francese, o ancora la specialità del posto: il piede di porco. Questo posto si chiama appunto Pied de Cochon (dal 1946). Ne sono proprietari i fratelli Jacques e Pierre Blanc (proprietari tra l'altro dell'altrettanto straordinario Procope) discendenti di una generazione di famiglie dette "auvergnats" (Costes, Blanc, Marion, ecc.), ovvero emigrati che dagli inizi dell'Ottocento hanno servito bicchieri di bordeaux nelle splendide brasserie parigine. Questi vecchi locali storici stanno ormai passando nelle mani di immigrati cinesi e cambogiani che li ristrutturano e li trasformano. Premesso che non ho niente contro questi popoli orientali di cui per certi versi apprezzo la loro antica filosofia, ma ritengo che non si possa e non si debba snaturare l'essenza di una città, demolendone la storia, la cultura, che passa anche attraverso la storia e la cultura della ristorazione del luogo. La brasserie è stata ed è tuttora luogo d'incontro, in cui sorseggiarsi da soli un Pastis o un Armagnac leggendosi un bel libro, in cui rifugiarsi nelle gelide e innevate giornate parigine. Luogo carico di ricordi che si traformerà ben presto in ristorante cinese e la Soupe à l'Oignon Gratinée lascerà il posto all'involtino primavera, le Escargots de Bourgogne en Coquillei ai Wanton fritti.
Monsieur Bertrand Delanoë sindaco di Parigi, la prego, faccia qualcosa.
Pubblicato da MB alle 10:00 AM 1 commento/i
Ricordo ancora il coro gridato l'ultimo giorno di servizio di leva dopo aver dismesso la divisa: "E' finita!"
Ma stavolta signori miei non vi sto parlando della mia esperienza con le stellette, bensì, ancora una volta, dell'Isola dei Famosi. La popolare trasmissione televisiva (irReality Show) è finalmente finita (almeno per quest'anno). E ho provato la stessa sensazione di libertà di quando ho messo il piede fuori dalla caserma l'ultima volta. Un indefinibile senso di liberazione. Come saprete certamente tutti ;-) ha vinto Lory Del Santo, che ricordavo come ex sex symbol di Drive-in, nei film con il mitico Lino Banfi, e che ho ritrovato in qualità di dispensatrice di aforismi, spiritualità e saggi consigli.
Non c'é dubbio, si cambia con gli anni, ma quello che mi ha infastidito maggiormente é stata l'esaltazione televisiva di questo suo modo di fare.
Credetemi, con tutto il rispetto per la persona, uno qualunque di noi avrebbe potuto dire in TV cose molo più sensate e sagge.
E gratis.
Pubblicato da MB alle 7:56 PM 1 commento/i
Sarà per il fatto che mi nutro di pinte di Guinness, ma certamente San Patrizio protettore dell'Irlanda protegge la nostra azienda. Conoscete la celeberrima leggenda del pozzo di San Patrizio, così chiamato perchè si dice custodisse un pozzo senza fondo, da cui si aprivano le porte del Purgatorio. Ebbene oggi, come il 16 di ogni mese (e gli altri imprenditori mi possono capire) é il giorno in cui si pagano le tasse (con i famosi modelli F24).
Fino a ieri sera ero disperato perché non sapevo come fare. Stamattina dal fondo del pozzo ho tirato su in extremis un piccolo tesoro (un bel bonifico di un cliente) che mi ha permesso di onorare il pagamento.
Ogni mese é puntualmente così. Incomincio a pensare che San Patrizio mi voglia veramente bene e allora continuerò a bere Guiness per ringraziarlo (che scusa meschina!). Scherzi a parte, vi riporto uno degli scritti del Santo.
Alla vostra salute.
La Benedizione del Viaggiatore Irlandese
"Sia la strada al tuo fianco, il vento sempre alle tue spalle, che il sole splenda caldo sul tuo viso, e la pioggia cada dolce nei campi attorno e, finché non ci incontreremo di nuovo, possa Dio proteggerti nel palmo della sua mano."
Pubblicato da MB alle 4:46 PM 1 commento/i
Al di là del fatto che in genere le pubblicità Nike sono geniali (e vorrei vedere con tutti i soldi che ci investono) mi piace il senso.... :-)
Pubblicato da Lisetta alle 5:53 PM 0 commento/i
"Tutti sanno che si deve morire", ripeté Morrie, "ma nessuno ci crede veramente. Se lo facessimo, agiremmo in modo diverso."
Così non prendiamo sul serio la morte, dissi.
"Proprio così. Mentre c'é un approccio migliore. Ammettere che si deve morire, ed essere preparati in ogni momento. In questo modo ci si può impegnare di più nella vita mentre la si vive."
Come si può essere preparati a morire?
"Facendo come i buddhisti. Ogni giorno avere un uccellino sulla spalla che ti chiede: 'E' oggi il giorno? Sono pronto? Sto facendo tutto quel che é necessario fare? Mi sto comportando come la persona che voglio essere?'"
Volse il capo a guardarsi la spalla, come se l'uccellino ci fosse davvero.
"E' oggi il giorno della mia morte?" domandò.
Tuesdays with Morrie
Mitch Albom
Pubblicato da eli alle 10:36 AM 0 commento/i
Non so se posso usare questo blog come una specie di "Chi l'ha visto?" ma mi piacerebbe molto poter rintracciare un certo Davide (non ricordo il cognome) di Sarroch (Ca), che 28 anni fa mi regalò questo strano disegno, che conservo ancora. Ci conoscemmo a Londra nel '77 (l'anno dei Sex Pistols..!) , frequentammo un corso di inglese in un YMCA a Wimbledon durante una vacanza studio. Non so oggi dove vive e cosa fa , ma mi piace pensare che Davide possa capitare per caso in questo sito e riconoscere il disegno e la sua firma.
Pubblicato da aleph alle 8:25 AM 1 commento/i
Si è parlato di "bagni" (anche se invernali) e di "emozioni" durante un viaggio, così per tornare sul blog -dopo giorni di silenzio ma sempre attenta lettura- ho scelto una foto scattata da una barca che solcava il Mar Rosso...una piccola grande emozione estiva.
p.s. ci voleva il silenzio della notte per ritornare a scrivere...
Pubblicato da Lisetta alle 11:44 PM 2 commento/i
Si racconta che un giorno si riunirono in un luogo della terra tutti i sentimenti e le qualità degli uomini. Quando la noia si fu presentata per la terza volta, la pazzia come sempre un po' folle propose: "giochiamo a nascondino!". L'interesse alzò un sopracciglio e la curiosità senza potersi contenere chiese: "a nascondino? di che si tratta?" "é un gioco -spiegò la pazzia - in cui io mi copro gli occhi e mi metto a contare fino a 1000000 mentre voi vi nascondete, quando avrò terminato di contare il primo di voi che scopro prenderà il mio posto per continuare il gioco". L'entusiasmo si mise a ballare, accompagnato dall'euforia. L'allegria fece tanti salti che finì per convincere il dubbio e persino l'apatia, alla quale non interessava mai niente.... però non tutti vollero partecipare. La verità preferì non nascondersi. Perché se poi tutti alla fine la scoprono? La superbia pensò che fosse un gioco molto sciocco (in fondo ciò che le dava fastidio era che non fosse stata una sua idea) e la codardia preferì non arricchirsi. "UNO,DUE,TRE..." -cominciò a contare la pazzia. La prima a nascondersi fu la pigrizia che si lasciò cadere dietro la prima pietra che trovò sul percorso. La fede volò in cielo e l'invidia si nascose all'ombra del trionfo che con le proprie forze era riuscito a salire sull'albero più alto. La generosità quasi non riusciva a nascondersi. Ogni posto che trovava le sembrava meraviglioso per qualcuno dei suoi amici. Che dire di un lago cristallino? Ideale per la bellezza. Le fronde di un albero? Perfetto per la timidezza. Le ali di una farfalla? Il migliore per la voluttà. Una folata di vento? Magnifico per la libertà. Così la generosità finì per nascondersi in un raggio di sole. L'egoismo, al contrario trovò subito un buon nascondiglio, ventilato, confortevole e tutto per sé. La menzogna si nascose sul fondale degli oceani (non e' vero, si nascose dietro l'arcobaleno!). La passione e il desiderio al centro dei vulcani. L'oblio....non mi ricordo...dove? Quando la pazzia arrivò a contare 999999 l'amore non aveva ancora trovato un posto dove nascondersi poiché li trovava tutti occupati; finché scorse un cespuglio di rose e alla fine decise di nascondersi tra i suoi fiori. "un milione!" - contò la pazzia. E cominciò a cercare. La prima a comparire fu la pigrizia, solo a tre passi da una pietra. Poi udì la fede, che stava discutendo con Dio su questioni di teologia, e sentì vibrare la passione e il desiderio dal fondo dei vulcani. Per caso trovò l'invidia e poté dedurre dove fosse il trionfo. L'egoismo non riuscì a trovarlo: era fuggito dal suo nascondiglio essendosi accorto che c'era un nido di vespe. Dopo tanto camminare, la pazzia ebbe sete e nel raggiungere il lago scoprì la bellezza. Con il dubbio le risultò ancora più facile, giacché lo trovò seduto su uno steccato senza avere ancora deciso da che lato nascondersi.Alla fine trovò un po' tutti: il talento nell'erba fresca, l'angoscia in una grotta buia, la menzogna dietro l'arcobaleno e infine l'oblio che si era già dimenticato che stava giocando a nascondino. Solo l'amore non le appariva da nessuna parte. La Pazzia cercò dietro ogni albero, dietro ogni pietra, sulla cima delle montagne e quando stava per darsi per vinta scorse il cespuglio di rose e cominciò a muovere i rami. Quando, all'improvviso, si udì un grido di dolore: le spine avevano ferito gli occhi dell'amore! La pazzia non sapeva più che cosa fare per discolparsi; pianse, pregò, implorò, domandò perdono e alla fine gli promise che sarebbe diventata la sua guida. Da allora, da quando per la prima volta si giocò a nascondino sulla terra, l'amore e' cieco e la pazzia sempre lo accompagna....
(autore anonimo)
Pubblicato da MB alle 4:10 PM 1 commento/i
...in una calda serata d'agosto, uscire dalla stazione metro Hotel de Ville, attraversare il grande piazzale del municipio, superare il ponte e trovarsi sulla Ile de la Cité, e dopo 200 metri Notre Dame.
E il piazzale antistante della cattedrale dove un 15 agosto di molti anni fa, un gruppo enorme di persone fece cerchio intorno a tre ragazzi baresi con la chitarra, che con il loro repertorio tutto italiano, emozionorano e si emozionarono come non mai.
Ricordi PP?
Pubblicato da MB alle 3:45 PM 2 commento/i
Pubblicato da il rosso alle 2:22 AM 0 commento/i
Vonn Sumner tries to create characters that convey a feeling of strangeness and absurdity. He thinks of them as people from another world who have just dropped down into ours, destined to misunderstand what they find.They are alarmed to find themselves in a world where people are capable of that which they are capable. When presented with the choice they choose madness, weirdness, freedom. They choose to let go, to loose their mind.
http://www.vonnsumner.com/recent.htm
Pubblicato da Naacal alle 3:22 PM 0 commento/i
L'antefatto.
Stavamo lavorando alla costruzione del nuovo sito di CCBC quando siamo incappati in una severa recensione dal titolo "Travisare Einstein" pubblicata su un importante Blog (blogs4biz) che criticava il nostro sito precedentemente in linea. La critica era incentrata sull'uso smodato della tecnologia Flash e non ne uscivamo molto bene in termini di immagine. Ovviamente abbiamo tenuto conto dei commenti e abbiamo cercato di migliorare la nostra presenza sul web sia in termini di immagine che di organizzazione dei contenuti.
Il fatto.
Pubblicato il nuovo sito di CCBC abbiamo informato l'autore del Blog in questione che, prontamente, ha pubblicato un post che ci riempe di orgoglio per gli apprezzamenti fatti.
A lui va il nostro ringraziamento.
La comunicazione non è mai un monologo.
Idee, critiche, commenti, suggerimenti, saranno sempre accetti alla CCBC. Ci servono per crescere di più e meglio. Anche per questo motivo, e non lo nascondiamo, abbiamo pensato di utilizzare il blog come strumento di comunicazione aziendale ed é nato Impronte Digitali.
E a tutti i contributors ufficiali e ai visitatori occasionali dico: se avete delle osservazioni o meglio ancora dei suggerimenti per migliorarlo e farlo crescere, saremo felicissimi di ascoltarvi.
Quindi, sparate pure le vostre cartucce.
Pubblicato da MB alle 10:55 AM 4 commento/i
Lenire il dolore fisico è un diritto di cui tutti devono poter godere. Benchè il dolore sia un campanello d'allarme che segnala un problema, nelle malattie croniche perde la sua funzione di sentinella diventando esso stesso malattia, causa di sofferenze inutili e umilianti. Purtroppo nel nostro paese persiste la mentalità del dolore come prezzo da pagare, forse perchè sin da piccoli ci è stata impartita la cultura della sofferenza, necessaria per l'espiazione dei peccati...
Ho letto, qualche giorno fa, che in alcuni centri italiani è partita la sperimentazione della cannabis sintetica. Tutti prima o poi, direttamente o indirettamente, ci ritroviamo a fare i conti con la sofferenza fisica, perciò spero che la sperimentazione vada a buon fine. Credo che poter fare liberamente uso di sostanze lenitive, anche se spesso considerate 'droghe', sia un segno di grande civiltà.
Pubblicato da aleph alle 9:46 AM 2 commento/i
Al figlio di PP, a tutti i poeti e a tutti quelli che
non sanno di esserlo, ma che ci fanno
compagnia con le loro parole.
I poeti lavorano di notte
quando il tempo non urge su di loro,
quando tace il rumore della folla
e termina il linciaggio delle ore.
I poeti lavorano nel buio
come falchi notturni od usignoli
dal dolcissimo canto
e temono di offendere iddio.
ma i poeti nel loro silenzio
fanno ben più rumore
di una dorata cupola di stelle.
[Alda Merini da "Testamento", 1988]
Pubblicato da MB alle 8:08 PM 0 commento/i
E' appena iniziata una nuova settimana, tutti i blogger sembrano "scomparsi" ma ci sono NEW ENTRIES...
Un grande "Welcome" ai nuovi contributors :-)
Pubblicato da Lisetta alle 3:58 PM 0 commento/i
Prima di salutarvi per il weekend vorrei lasciarvi con due odori.
Quello del pane appena sfornato e del caffe appena tostato.
Non so perché.
Ma credo che il ricordo di questi odori susciti sensazioni positive.
Buon fine settimana. A tutti.
Pubblicato da MB alle 5:22 PM 2 commento/i
1 blog
10 minuti per crearne la struttura
100 voci che si incontrano
1.000 idee che si rincorrono
10.000 click. Fino ad oggi.
GRAZIE.
Pubblicato da Lisetta alle 5:44 PM 4 commento/i
La TV in bianco e nero degli esordi si trovava ad affrontare problematiche sociali legate per esempio all'alto tasso di analfabetizzazione della popolazione ed aveva di conseguenza un compito fortemente educativo oltre che di intrattenimento. Ricordo ancora la trasmissione "Non é mai troppo tardi", in cui il maestro Manzi insegnava a leggere e scrivere attraverso il cinescopio del nostro primo televisore (Philco, quello del pianeta Papalla, ndr). E anche quando era una televisione di puro intrattenimento, lo era con un tono di eleganza, di modestia, di discrezione, di educazione.
Forse segnato nell'infanzia da questo tipo di televisione ho dei seri disturbi di stomaco davanti al teleschermo che mi trasmette immagini di illustri sconosciuti a caccia di popolarità che vomitano volgarità dalle loro lingue e con la loro stessa presenza in video. Non li sopporto.
E non sopporto quella forzata fame a cui sono costretti sull'isola, perchè é una fame transitoria, una fame che si tramuta in fama. Tutti i personaggi che vengono fuori dal reality, vincitori o perdenti, acquisiscono poi popolarità nel popolo coglione di teleutenti.
In altri angoli del pianeta, altre situazioni di fame reale, altri individui che non giocano alla sopravvivenza, ma sopravvivono realmente, seppur sotto gli occhi delle telecamere, e che rimangono sconosciuti e ignorati, muoiono. Realmente.
La sopravvivenza per molti é una realta e non uno spettacolo.
Pubblicato da MB alle 4:17 PM 2 commento/i
Se cercate programmi Open Source non perdete questa pagina della free Wikipedia.
da Geeksquare
Pubblicato da Lisetta alle 12:44 PM 0 commento/i
Dopo le streghe e le zucche siamo tornati. Eccoci qui di nuovo ai posti di combattimento... Un'altro mese è appena iniziato, cari blogger come va?
p.s. Un saluto speciale anche a chi oggi inizia una nuova avventura...
Pubblicato da Lisetta alle 12:33 PM 2 commento/i