11 luglio 2005

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Oltre ogni violenza

È davvero un'ottica limitata la nostra, se il primo pensiero che ci ossessiona, senza lasciare posto ad altre considerazioni, è il pensiero delle vittime?
Le molte persone che a Londra, questa mattina, hanno incominciato una giornata che non concluderanno sono per noi la prima, fondamentale verità di ciò che abbiamo sentito e vissuto oggi.

Troviamo lontane da questa verità le considerazioni sulla contiguità con il G8, sull'attacco a un paese così fortemente impegnato nella guerra all'Iraq, sulle analogie con gli attentati terroristici a Madrid...
Sentiamo inadeguati gli annunci che «non prevarranno», che «la guerra al terrorismo proseguirà con maggiore slancio», che infine «noi
vinceremo»...
Cessa di essere sensata ogni ripetizione di parole già dette e sentite: vuote e sterili, se ci hanno condotto di fronte allo spettacolo cui oggi assistiamo.
Se persistiamo nel sentirci una parte dell'umanità contro un'altra, alimentiamo uno scontro infinito, un'interminabile sequenza alternata di reazioni e contro-reazioni, di assassini e di sofferenze.

Forse il dolore ispira più saggezza di quanta possa suscitarne l'indignazione.
Il dolore per le vittime del terrorismo e della guerra, delle bombe e dei bombardamenti, è lo stesso; non muta al variare dei soggetti che più direttamente lo provano.
S'è detto oggi «siamo tutti londinesi». Se ci sentiamo anche tutti iracheni, o afgani, o ceceni, forse intravedremo una diversa direzione per uscire da queste assurdità, un cammino opposto a quello di una guerra infinita.
Vincere il terrorismo rifiutando ogni violenza è il solo percorso possibile. Contrastarlo con mezzi che gli somigliano è una strada senza uscita. Lo suggerisce l'idea che abbiamo di umanità. Sempre più lo insegna l'esperienza.

Emergency, 7 luglio 2005

4 commenti:

MB ha detto...

"Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali
che possa contemplare il cielo e i fiori,
che non si parli più di dittature
se avremo ancora un po' da vivere...
La primavera intanto tarda ad arrivare."
(F. Battiato in "Povera Patria")

eli ha detto...

per chi volesse documentarsi

Janka ha detto...

Voi dovreste spegnere un po' di più la televisione...

Janka ha detto...

Quanto vorrei avere il tempo di stare dietro a tutti i signoroni per godermi la cattura di ogni singolo criminale.
Io nel mio piccolo ne ho viste di realtà che a sentire la televisione sono seguite e supportate da tante iniziative, poi quando stai vicino davvero a quella gente che dovrebbe avere il supporto dello stato o delle varie menate che tanto spopolano in televisione ti rendi conto che non ci sono nemmeno 5 euro l'ora per pagare dei volontari che diano una mano, e per fare certe cose non basterebbero 50 euro l'ora.

Meglio non dare troppo peso a ciò che dicono in tv, visto che già in realtà dove ci sono pochi interessi le cose sono molto diverse da come le dipingono i "media", figuriamoci dove ci sono interessi pesanti.

Spegnete la tv, e se avete tanta voglia di discutere di certe cose, mollate il lavoro e andate in certi posti a vedere le cose con i vostri occhi.