27 agosto 2007

la Casa

La propria Casa è la propria vita. E' un punto di riferimento. Ma non è un luogo fisico. E' un insieme di ricordi e memorie del passato nonchè speranza per l'avvenire. E' i libri che hai letto, la musica che hai ascoltato, è le notti che hai dormito, quelle che hai vegliato insonne e gli abiti che hai indossato, è le foto che riguardi e il cibo che hai cucinato e birre che hai prosciugato. Quando esci dal lavoro torni a Casa, quando finisce una vacanza torni a Casa, quando superi un esame torni a Casa, dopo una lite torni a Casa. Casa non è le quattro mura. E' la storia, è la vita. Il peso di una separazione dipende anche dall'abbandono della Casa perchè lì lasciamo il nostro cuore e ne riprenderemo i pezzi ad uno ad uno col tempo, fino a ricomporre la nostra memoria in una nuova vita. Tutto passa, scorre via lentamente. E nel suo scorrere cresciamo, impariamo, spesso ci induriamo e capiamo. Solo chi ha sofferto una separazione può capire la forza dell'amore e dell'amicizia. Solo chi perde la sua Casa può capire la forza della memoria, dei ricordi.
Che i ricordi siano sempre con voi e la memoria non vi abbandoni mai. Per tutta la vita. Che possiate chiudere un giorno i vostri occhi per sempre ripensando a un volto, a una musica, a un quadro, a un cibo, a un amico, a un amore, a una Casa.

Dopo una festa










Come una stanza vuota
dopo una grande festa
con gli amici
che sono tutti andati via.
Così è la mia anima adesso.
Con le bottiglie vuote
piatti e bicchieri sporchi
e avanzi da mettere a posto.
Da solo

anime vuote











Mi aggrappo
non ho scheletro
non sto in piedi
sono coscienza del tempo passato
sono anima vuota
sono vuoto da colmare
ramo secco da recidere
pianta da potare
labirinto complicato
stanchezza da fallito
sono pasto consumato
sono straccio lacerato

Sogno
il buio della notte
che mi prende tra le braccia
e mi strappa dal passato
La ferita sul mio cuore
non è medaglia da mostrare
E supplico perdono
Invano

oggi ho lasciato il mio orsetto

FERRAGOSTO A BARI




08 agosto 2007

Costa dell'Est


Ecco il mio classico saluto dalle lontane coste del Maine, dove l'aria e' impregnata di sale e di odori di alghe. Cari Amici baresi, il filo che ci unisce passa attraverso le acque dell'oceano. Nelle sere d'estate non resta altro che lasciare che il sale marino si impossessi della pelle che brilla di luce solare mentre, lentamente, invecchia. Che cosa c'e' di piu' bello?

03 agosto 2007

Buone Vacanze

Buone vacanze a tutti
(soprattutto a chi rimane a casa)
Ci rivediamo a settembre.



Ovviamente confidiamo nell'aiuto dei soliti volenterosi per l'alimentazione del Blog durante la pausa estiva.

02 agosto 2007

Bisogna essere sempre ubriachi

Bisogna essere sempre ubriachi.
Tutto sta in questo: E' l'unico problema.
Per non sentire l'orribile fardello del tempo.
Del tempo che rompe le vostre spalle
e vi inclina verso la terra,
bisogna che vi ubriacate senza tregua.
Ma di che? di vino, di poesia o di virtù,
a piacer vostro. Ma ubriacatevi.
E se qualche volta sui gradini di un palazzo,
sull'erba verde di un fossato,
nella mesta solitudine della vostra camera,
vi risvegliate con l'ubriachezza già diminuita o scomparsa,
domandate al vento, all'onda alla stella all'uccello all'orologio,
a tutto ciò che fugge a tutto ciò che geme
a tutto ciò che ruota, a tutto ciò che canta
a tutto ciò che parla, domandate che ora E';
Ed il vento, l'onda, la stella, l'uccello, l'orologio vi risponderanno
"E' l'ora di ubriacarsi !"
Per non essere gli schiavi martirizzati del tempo, ubriacatevi;
Ubriacatevi senza smettere!
Di vino di poesia o di virtù, a piacer vostro.

Charles Baudelaire