27 marzo 2006

Passeggero.

Ha percorso migliaia di chilometri in volo su un deltaplano,
in compaglia di due falchi, ripercorrendo la rotta degli uccelli migratori
e sorvolando il deserto del Sahara e il Mar Mediterraneo.

Ha guidato per 5.300 chilometri con il suo deltaplano
uno stormo di gru siberiane dai ghiacci del Circolo Polare Artico
al Mar Caspio sull'Altipiano Iraniano, dopo aver sorvolato la Siberia.

E' stato il primo uomo a sorvolare la montagna più alta della Terra: l'Everest.

Si stava preparando a sorvolare la Cordigliera Andina,
la seconda catena montuosa più alta del mondo,
volando in compagnia di due Condor che stava allevando da circa un anno.


Angelo D'arrigo è morto ieri mattina cadendo con un aereo militare
che non pilotava lui. Era a bordo come passeggero.
Ciao Angelo

1 commento:

eli ha detto...

Che notte chiara
Che stelle
Tutto è più dolce dopo un temporale
Dopo i giorni del pianto
Adesso si apre il cuore
Ma che sorpresa
Cantando può nascere una rosa
Anche dal fango
Nei deserti più assolati
O negli eterni inverni
Ma che sorpresa
Una rosa
Ma che sorpresa
Io vivo di accenti, di presentimenti
Profumi che sento nell'aria
E vivo di slanci, di moti profondi
Fugaci momenti di gloria
E nel silenzio del mondo
Io sento echi di infinito
Restami accanto nel tempo
Non c'è più bella cosa che ci unisca
Nella fortuna o nelle tempeste del destino
Restami accanto per sempre
Restami accanto
Io vivo di accenti, di presentimenti
Profumi che sento nell'aria
E vivo di slanci, di moti profondi
Fugaci momenti di gloria
E nel silenzio del mondo
Io sento echi di infinito
E vivo di slanci, di moti profondi
Fugaci momenti di gloria
E nel silenzio del mondo
Io sento echi di infinito