13 marzo 2006

Vittimismo e Comunicazione

La comunicazione presenta tre aspetti: la trasmissione, gli effetti che produce e il contenuto.
La trasmissione riguarda il modo in cui il messaggio viene trasmesso.
Gli effetti che produce sono le conseguenze e queste possono essere funzionali e disfunzionali alla comunicazione, nel senso che possono tendere ad aprirla o a bloccarla. Questi effetti dipendono e sono strettamente collegati al contenuto della comunicazione.
Il contenuto può essere assertivo, aggressivo e vittimistico.
La comunicazione assertiva è chiara, sintetica, esplicita. In tal caso il parlante si prende la responsabilità di dire ciò che pensa.
La comunicazione aggressiva è quella che sottende un rimprovero. (Esempio: " Si può sapere cosa hai fatto?"). Chi ascolta alza le barriere.
La comunicazione vittimistica è quella con la quale si esprimono i propri bisogni in maniera da colpevolizzare l'altro. (Es.: "Non ce la faccio più ad ascoltarti", "Mi alzo e me ne vado"). L'effetto di questa comunicazione è di produrre nell'altro una reazione di evitamento, bloccando così la relazione. Nel vittimismo c'è sempre un atteggiamento passivo-aggressivo.
Di fronte ad una comunicazione aggressiva (Es.: "Si può sapere dove hai messo il libro?"), si può rispondere:
a) in maniera assertiva (es.: "Nel secondo cassetto")
b) in maniera aggressiva (es.: "Ma perché non puoi cercarlo?")
c) in maniera vittimistica (es.: "Ma non puoi sempre chiedermi tutto!")
La risposta aggressiva ha come effetto quello di provocare in chi ascolta, altra aggressività.
La relazione quindi diventa simmetrica e non complementare.
Si ha comunicazione simmetrica quando si utilizza la stessa modalità dell'interlocutore (aggressiva o vittimistica).
In tal caso la comunicazione è disfunzionale fino ad arrivare all'escalation simmetrica (esasperazione del conflitto).
Si ha comunicazione complementare quando si interrompe la modalità aggressiva o vittimistica dell'interlocutore, perché si utilizza la comunicazione assertiva, facendo sì che l'altro, si prenda le proprie responsabilità. Poiché fa chiarezza e apertura, questa comunicazione è funzionale.

Traetene le conclusioni più opportune.

4 commenti:

Lisetta ha detto...

....e nel frattempo la nave va sempre più giù e non sappiamo più cosa può salvarci :-(

MB ha detto...

volevo solo significare che forse l'Annunziata avrebbe dovuto usare un atteggiamento assertivo interrompendo la "modalità vittimistica" del berlusca. In sostanza avrebbe dovuto assecondarlo come si fa con alcuni malati di mente. Ma capisco che le siano girate le palle e quindi la giustifico.

Lisetta ha detto...

MB tu hai ragione, la tristezza è pensare che il Presidente del Consiglio deve essere trattato come un "malato di mente" o come un fesso sennò si alza e se ne va ;-)

MB ha detto...

Basta!
Adesso mi avete rotto e me ne vado!
;-)